Come è cambiato drasticamente il nostro pianeta
In un lontano passato,il Mar Mediterraneo che conosciamo oggi era completamente diverso. Circa 6 milioni di anni fa, un evento geologico chiamato Crisi di Salinità del Messiniano causò il prosciugamento quasi completo del bacino mediterraneo.
Le cause ipotizzate sono:La chiusura dello Stretto di Gibilterra: La collisione tra le placche tettoniche africana ed europea bloccò l'accesso all'acqua atlantica, impedendo il riflusso nel Mediterraneo.
Clima arido: Un clima più secco e caldo favorì l'evaporazione dell'acqua presente nel bacino
Le conseguenze furono il prosciugamento: Il Mediterraneo si trasformò in una vasta distesa di sale, con alcuni laghi salati residui.
Il riempimento:
Circa 5,3 milioni di anni fa, lo Stretto di Gibilterra si riaprì, permettendo all'acqua atlantica di rifluire nel Mediterraneo. Questo evento, chiamato Alluvione Zancleana, riempì nuovamente il bacino in un tempo relativamente breve.
Le prove:
Oggi, possiamo trovare diverse prove di questo evento:
Depositi di sale: Strati di salgemma si trovano in diverse zone del Mediterraneo, testimoniando l'evaporazione dell'acqua.Canyon sottomarini: Profondi canyon solcano il fondo del Mediterraneo, scavati dai fiumi durante il prosciugamento.
Fossili, Resti di animali e piante adattati ad ambienti salini si trovano in zone ora sommerse.
La Crisi di Salinità del Messiniano: un viaggio nel tempo
Circa 6 milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo che conosciamo oggi era completamente diverso. Un evento geologico chiamato Crisi di Salinità del Messiniano causò il prosciugamento quasi completo del bacino mediterraneo, trasformandolo in un deserto di sale. Le cause cause sarebbero la chiusura dello Stretto di Gibilterra, La collisione tra le placche tettoniche africana ed europea, bloccò l'accesso all'acqua atlantica, impedendo il riflusso nel Mediterraneo. Ci fu un clima più secco e caldo che favorì l'evaporazione dell'acqua presente nel bacino. Le conseguenze di questo cambiamento furono il prosciugamento il Mediterraneo che si trasformò in una vasta distesa di sale, con alcuni laghi salati residui. La fauna e la flora marine subirono un drastico cambiamento, con molte specie che si estinsero o migrarono altrove. Interessante notare che le isole del Mediterraneo si unirono alla terraferma, creando nuove connessioni tra Europa e Africa.
Alluvione Zancleana:
Circa 5,3 milioni di anni fa, lo Stretto di Gibilterra si riaprì, permettendo all'acqua atlantica di rifluire nel Mediterraneo. Questo evento, chiamato Alluvione Zancleana, riempì nuovamente il bacino in un tempo relativamente breve sono stati trovati depositi di sale e strati di salgemma si trovano in diverse zone del Mediterraneo, testimoniando l'evaporazione dell'acqua. Sono presenti profondi canyon che solcano il fondo del Mediterraneo, scavati dai fiumi durante il prosciugamento e i resti di animali e piante adattati ad ambienti salini si trovano in zone ora sommerse.
Paleogeografia:
Lo studio della paleogeografia permette di ricostruire l'ambiente del Mediterraneo durante la Crisi di Salinità. Questo ci aiuta a comprendere meglio l'evoluzione del nostro pianeta e i cambiamenti climatici che hanno avuto luogo nel tempo La Crisi di Salinità del Messiniano è un esempio di come i cambiamenti climatici possano avere un impatto significativo sull'ambiente. La comprensione di questo evento ci aiuta a prevedere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico odierno. Quando andai in Egitto delle guide hanno parlato del delta del Nilo e della curiosità del perchè sotto è presente una grande conca che non dovrebbe essere li e dove sono stati trovati residui di materiale organico da acqua dolce che dovrebbero indicare, che li una volta c'è stato un evento molto catastrofico, facendo defluire molta acqua del Nilo, trascinando con se anche le forme di vita di acqua dolce.
Così ho provato a fare qualche ricerca online ed in effetti ho trovato molte cose che ricollegano proprio a un evento geologico specifico chiamato: Inondazione Zancleana.
L'Inondazione Zancleana avvenne circa 5,3 milioni di anni fa, alla fine della Crisi di Salinità del Messiniano dove poi lo Stretto di Gibilterra si riaprì, causando un'inondazione catastrofica, ma che riempì nuovamente il Mediterraneo. L'acqua oceanica si riversò nel bacino con grande forza, erodendo il fondo del Nilo e creando profonde fosse e la conca. Il materiale organico di acqua dolce presente nel delta del fiume fu trasportato e depositato in queste fosse finendo nel sottosuolo del mediterraneo come quando piove molto intensamente da giorni e noi vediamo i fiumi praticamente gonfiarsi e alle foci portano con loro residui di terra sabbia e quant'altro.
Perché ci sono ancora indagini?
Perchè per me è importante fare ricerca su questo?
Perchè questo non solo proverebbe, un passato di un ALLUVIONE come parlano tutte le antiche civiltà e leggende, come ho menzionato in un precedente articolo, parlando anche dei testi Edfu. Ma potrebbero, anche svelare l'esistenza di una civiltà scomparsa come Atlantide inabissata dalle acque, da qualcosa di catastrofico come un inondazione o tsunami. Quindi abbiamo innanzitutto trovato la causa, della scomparsa, tutto fa pensare che (ma è la mia ipotesi) potrebbe essere che lo stretto di Gibilterra in effetti fosse unito in passato e che li fosse collocata Atlantide, e che lo stretto nel dividersi tra due continenti in questo modo, ha portato alla loro scomparsa era inevitabile.
La comprensione di questo evento è ancora in corso.
Le ricerche mirano a datare con precisione l'evento e a determinarne l'impatto sull'ambiente e sull'evoluzione del Nilo e Mediterraneo.
Ecco alcune possibili spiegazioni per le fosse nel delta del Nilo:
Erosione del Nilo: L'acqua in eccesso durante l'inondazione potrebbe aver eroso il fondo del fiume, creando delle fosse profonde.Crollo di grotte sotterranee: Il peso dell'acqua potrebbe aver causato il crollo di grotte carsiche preesistenti.
Impatto di un asteroide: Alcune teorie ipotizzano l'impatto di un asteroide come causa dell'inondazione e delle fosse.
Ricerca e conclusioni:
Sono necessari ulteriori studi per determinare la causa precisa delle fosse nel delta del Nilo.
L'Inondazione Zancleana è un evento importante che ha contribuito a modellare il paesaggio del Mediterraneo e del Nilo.
La ricerca su questo evento aiuta a comprendere meglio la storia del nostro pianeta e i suoi cicli geologici.
L'Inondazione Zancleana: un'onda di cambiamenti nel Mediterraneo e nel Nilo
Effetti sul Mediterraneo: L'inondazione ha portato all'estinzione di molte specie marine adattatesi all'ambiente salino del Messiniano. Il Mediterraneo si è diviso in bacini separati, con differenti caratteristiche salinità e temperature. L'acqua in eccesso ha eroso le coste e modellato il fondale marino e i detriti trasportati dall'acqua hanno formato nuovi depositi sedimentari.
Effetti sul Nilo: Cambiamento del corso l'inondazione potrebbe aver modificato il corso del Nilo, creando nuove diramazioni e delta. L'acqua ha trasportato e depositato grandi quantità di sedimenti nel delta del Nilo, favorendo la sua crescita. I depositi di sedimenti hanno creato nuove terre emerse nel delta del Nilo.
L'inondazione ha modificato l'habitat del Nilo, con possibili estinzioni e nuove colonizzazioni. L'inondazione potrebbe aver influenzato le migrazioni e l'evoluzione delle prime popolazioni umane in Africa e nel Mediterraneo.
Sviluppo delle civiltà: I depositi di sedimenti fertilizzati nel delta del Nilo potrebbero aver favorito l'agricoltura e lo sviluppo delle prime civiltà.Miti e leggende: L'inondazione potrebbe aver ispirato miti e leggende legate a diluvi universali.
La datazione riportata dell'Inondazione Zancleana la colloca prima dell'arrivo dei Fenici nel Mediterraneo le stime più precise indicano che l'inondazione avvenne circa 5,3 milioni di anni fa, mentre i primi insediamenti fenici in area mediterranea risalgono a circa 3.000 anni fa quindi ciò significa che l'Inondazione Zancleana ha avuto un impatto significativo su un ambiente completamente diverso da quello che conosciamo oggi, modellando il paesaggio e le condizioni climatiche che avrebbero poi ospitato le civiltà mediterranee antiche, tra cui i Fenici.
Ecco alcuni aspetti da considerare:
- Evoluzione del Mediterraneo: L'inondazione ha rimodellato il bacino mediterraneo, creando nuovi bacini e modificando la salinità e le temperature.
- Cambiamenti climatici: L'evento potrebbe aver avuto un impatto sul clima globale, influenzando le migrazioni e l'evoluzione delle specie.
- Impatto sulla fauna e flora: L'inondazione ha portato all'estinzione di molte specie marine e ha favorito la colonizzazione di nuove specie.
- Connessioni con l'uomo: L'inondazione potrebbe aver influenzato le migrazioni e l'evoluzione delle prime popolazioni umane in Africa e nel Mediterraneo.
Circa 6 milioni di anni fa la connessione tra l’Oceano Atlantico e il Mediterraneo vennero a mancare a seguito di eventi geodinamici che portarono a un sollevamento dell’area iberico-marocchina. Lo Stretto di Gibilterra all’epoca non esisteva e il bacino del Mediterraneo e l’Atlantico erano connessi attraverso due canali, quello meridionale era situato nell’attuale Marocco (“Corridoio rifeano”) mentre quello settentrionale nella Penisola Iberica (“Corridoio betico”). La chiusura di questi passaggi comportò l’isolamento del Mediterraneo che in breve tempo, e secondo diversi modelli e diverse fasi, si ridusse ad alcuni bacini ipersalini dove si depositarono ingenti quantità di sale e gesso. Molte aree probabilmente assunsero l’aspetto di distese desertiche mentre a seguito dell’abbassamento del livello di base i fiumi scavarono profondi canyon. Da un punto di vista paleoambientale fu una vera e propria catastrofe per le specie marine mentre per le specie terrestri fu l’opportunità per raggiungere aree prima inaccessibili come le isole. All’inizio del Pliocene (circa 5,3 Ma), con l’apertura dello Stretto di Gibilterra, il Mediterraneo e l’Atlantico tornarono a connettersi e in tempi relativamente brevi le condizioni marine si ripristinarono. E’ probabilmente grazie a questo evento che la Sardegna e altre isole furono popolate da anfibi, rettili e dagli antenati di alcune specie di mammiferi plio-pleistoceniche come i bovini del genere Nesogoral e Asoletragus o il piccolo suide Sus sondaari. Il Mediterraneo ridotto a una situazione di “lago-mare” probabilmente vaste aree del bacino del Mediterraneo assunsero l’aspetto di vasti deserti di sale; a causa dell’abbassarsi del livello di base i fiumi scavarono profondi canyon; si ritiene che l’apertura dello Stretto di Gibilterra generò un’immensa cascata a cui seguì il ripristino delle condizioni francamente marine del bacino.
Fonti e link
The Messinian Salinity Crisis: Past and future of a Mediterranean laboratory
Libri:
- The Mediterranean Sea: A Natural and Human History
- The Messinian Salinity Crisis
- Diluvio Universale: Il mito e la scienza:
la possibilità di un nuovo evento simile all'Inondazione Zancleana è un argomento complesso e dibattuto.
Alcuni fattori che potrebbero influenzare la probabilità di un nuovo evento includono:
- L'aumento del livello del mare: Il riscaldamento globale sta causando la fusione dei ghiacciai e la dilatazione termica degli oceani, con conseguente innalzamento del livello del mare. Se il livello del mare dovesse superare una certa soglia, potrebbe innescare un nuovo evento di inondazione.
- Cambiamenti nei modelli di circolazione oceanica: I cambiamenti climatici potrebbero influenzare i modelli di circolazione oceanica, alterando la salinità e la temperatura del Mediterraneo.
- Attività tettonica: L'attività tettonica potrebbe modificare la conformazione del bacino mediterraneo, rendendolo più o meno vulnerabile a eventi di inondazione.
Attualmente, non è possibile prevedere con certezza se e quando potrebbe verificarsi un nuovo evento simile all'Inondazione Zancleana.
Tuttavia, è importante studiare questi eventi passati per comprendere meglio i potenziali rischi futuri e per sviluppare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda il Mar Nero si è formato in seguito all'Inondazione Zancleana. Il prosciugamento del Mar Nero è un fenomeno complesso che ha diverse cause, tra cui:
- Cambiamenti climatici: La diminuzione delle precipitazioni e l'aumento dell'evaporazione causati dal riscaldamento globale stanno contribuendo al prosciugamento del Mar Nero.
- Prelievo di acqua dolce: L'uomo preleva grandi quantità di acqua dolce dai fiumi che alimentano il Mar Nero per l'irrigazione, l'industria e l'uso domestico.
- Costruzione di dighe: La costruzione di dighe sui fiumi che alimentano il Mar Nero ne riduce il flusso, contribuendo al prosciugamento del bacino.
Il prosciugamento del Mar Nero potrebbe avere diverse conseguenze negative, tra cui:
- Perdita di biodiversità: Il Mar Nero ospita una grande varietà di specie animali e vegetali che potrebbero estinguersi se il bacino dovesse prosciugare.
- Salinizzazione del suolo: L'acqua salata del Mar Nero potrebbe infiltrarsi nel terreno, rendendolo inutilizzabile per l'agricoltura.
- Problemi economici: Il prosciugamento del Mar Nero potrebbe danneggiare l'economia delle regioni costiere, che dipendono dalla pesca e dal turismo.
È importante quindi intervenire per contrastare il prosciugamento del Mar Nero e per proteggere questo ecosistema fragile. lo studio di eventi passati come l'Inondazione Zancleana e il prosciugamento del Mar Nero può aiutarci a comprendere meglio i potenziali rischi futuri e a sviluppare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
Ma è un evento che potrebbe verificarsi anche in caso dello spostamento dei poli, che ho già citato in un altro articolo, potrebbe raccontarci molto sul nostro pianeta e le sue situazioni ballerine e cambiamento del clima.
La mia opinione è che tutto questo ha a che fare con ciò di cui parlano le civiltà antiche in ogni parte del pianeta e che testimonia la scomparsa di civiltà prima della nostra.
link e foto Un Mediterraneo prosciugato
Vi aggiungo anche questo video perchè c'è chi addirittura ci voleva davvero provare.
Il piano tedesco per prosciugare il Mediterraneo
Eeeeh secondo me ha proprio a che fare con il diluvio universale di cui parlano tutti i miti delle civiltà antiche.
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