La misteriosa storia di Dioniso, dio del vino [Mitologia]



Dionisio dipinto attribuito a Leonardo da Vinci in fattezze molto androgine Musėe du Louvre, Paris 1510-1515

DIONISIO uno dei miti greci di cui ultimamente si è sentito molto parlare ma importante anche nel pantheon romano Dionisio/Bacco.

è un dio di cui si parla poco rispetto a tutti gli altri dei del pantheon.

Nominato come il dio del vino della vite o il dio dell'ebbrezza con le baccanti e questo culto che seguiva nell’antica Roma i dettami dell’antica religione dionisiaca.

Sempre rappresentato anche nei dipinti con una vite e dell’uva in testa a grappoli e un po' ubriaco.

Gli antichi miti su Dionisio sono diversi e anche molto complessi.

Un dio che potrebbe essere nato secondo alcuni come un dio della natura, legato al rinascere della natura a primavera o legato alla follia, alla passione, a quella scintilla animalesca, che sta in ognuno di noi.  

Ma non tutti conoscono la storia e la mitologia di questo personaggio mitologico che vi racconta il video di questo weekend che ho scelto per voi.



Jan Hermansz. van Bijlert. Quest'opera dipinta è nota come "Le Festin des Dieux" (Il banchetto degli dei) o
Baccanale

e rappresenta una scena mitologica in cui diverse divinità greche si riuniscono per un banchetto. Cosa puoi notare nel dipinto: Ci sono diverse figure mitologiche, tra cui un satiro (la creatura con le corna), che sembra versare vino, e altre divinità che banchettano e celebrano. L'atmosfera è festosa e gioiosa, con le divinità che si godono il banchetto. La composizione è dinamica, con le figure disposte in modo da creare un senso di movimento e vitalità. Datato intorno al 1635.





Simbologia del Toro

 


Perché il toro è così presente nelle nostre culture? 

Che cosa lo rende un simbolo così potente e duraturo? In questo blog ti porterò in un viaggio alla scoperta della simbologia del toro, un animale che ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte, nella religione e nella mitologia di tutto il mondo. Preparati a scoprire curiosità e aneddoti che ti sorprenderanno!

Il Toro: Un Simbolo Antico e Universale

Il toro, con la sua forza, la sua maestosità e la sua associazione alla fertilità, è stato un animale venerato e temuto fin dai tempi più antichi. La sua figura compare in diverse mitologie e religioni, assumendo significati che spaziano dalla divinità alla forza bruta, dalla fertilità alla distruzione.

Il Toro nella Mitologia

Mitologia greca: In Grecia, il toro era spesso associato a Zeus,e a Dionisio Zeus  lo utilizzava per sedurre le donne, come nel mito di Europa. Era anche simbolo di Creta, dove il leggendario Minotauro, metà uomo e metà toro, abitava il labirinto.

L'associazione del toro con Zeus è indubbiamente forte, in particolare nel mito del rapimento di Europa, ma è vero anche che il toro ha avuto un ruolo significativo nel culto di altre divinità, tra cui Dioniso/Bacco.

Perché il toro è associato sia a Zeus che a Dioniso?

Fertilità e virilità: Sia Zeus che Dioniso sono divinità legate alla fertilità, alla crescita e alla virilità. Il toro, con la sua forza e la sua capacità riproduttiva, incarna perfettamente questi attributi.

Trasformazione: Entrambi gli dei sono noti per le loro trasformazioni: Zeus si trasforma in toro per sedurre Europa, mentre Dioniso, nelle sue baccanali, può assumere forme animali, compresa quella del toro.

Potere cosmico: Sia Zeus, re degli dei, che Dioniso, dio del vino e del teatro, rappresentano potenti forze cosmiche. Il toro, come animale maestoso e potente, è un simbolo adeguato per entrambi.

Differenze nell'associazione:

Zeus: L'associazione con Zeus sottolinea l'aspetto più solare e regale del toro, legato alla forza, alla potenza e alla sovranità.

Dioniso: L'associazione con Dioniso enfatizza l'aspetto più selvaggio e istintivo del toro, legato alla passione, alla follia e alla trasformazione.

Altre divinità associate al toro:

Universal tarot celtic - cavallo di spade rappresentato da un toro


Osiride: Nell'antica Egitto, il toro Apis era considerato una manifestazione vivente di Osiride, dio della rinascita e della fertilità.

Minotauro: Nella mitologia greca, il Minotauro, metà uomo e metà toro, è una creatura mostruosa ma anche affascinante, simbolo dell'oscurità e dell'inconscio.

Perché questa sovrapposizione?

La sovrapposizione di significati e associazioni legate al toro è tipica delle mitologie antiche. Gli animali, in particolare quelli potenti e maestosi come il toro, venivano spesso utilizzati per rappresentare concetti astratti e forze cosmiche. Inoltre, le divinità stesse erano spesso caratterizzate da attributi e funzioni multiple, che potevano sovrapporsi e intrecciarsi.

Il toro è un simbolo ricco di sfumature e significati, che si presta a essere interpretato in modi diversi a seconda del contesto culturale e religioso. La sua associazione sia a Zeus che a Dioniso, così come ad altre divinità, è una testimonianza della complessità e della profondità del simbolismo animale nelle antiche religioni.

Mitologia romana: A Roma, il toro era sacro a Giove, l'equivalente romano di Zeus. Era anche associato a Marte, dio della guerra, per via della sua forza.

Mitologia egizia: In Egitto, il toro Apis era considerato una manifestazione vivente del dio Ptah e godeva di grande venerazione. La sua morte era un evento nazionale e veniva cercato un nuovo toro per sostituirlo.

Mitologia indiana: In India, il toro Nandi è il veicolo di Shiva e simbolo della forza e della saggezza.

Mitologia celtica: Nei miti celtici, il toro era spesso associato alla rinascita e alla fertilità, simboleggiando il ciclo delle stagioni.

Simbolismo del Toro


Forza e potenza: Il toro è l'emblema della forza bruta, della potenza inarrestabile.

Fertilità: Essendo un animale legato alla riproduzione, il toro è spesso associato alla fertilità della terra e alla generazione della vita.

Stabilità e tenacia: La sua stazza e la sua calma lo rendono simbolo di stabilità e tenacia.

Sacrificio: In molte culture, il toro è stato sacrificato agli dei, un atto che simboleggia l'offerta della vita e la richiesta di protezione.

Solarità: In alcune tradizioni, il toro è associato al sole, alla luce e al calore, simboleggiano la forza vitale.

Mascolinità e virilità: La sua forza e la sua capacità riproduttiva lo rendono un simbolo della mascolinità e della virilità.

Il Toro nelle Diverse Culture

Astrologia: In astrologia, il Toro è un segno zodiacale associato alla terra, alla sensualità e alla stabilità.

Religioni: Il toro compare in diverse religioni, spesso come simbolo di sacrificio o di forza divina.

Arte: L'immagine del toro è presente in numerose opere d'arte, dalla preistoria fino ai giorni nostri.

Il toro è un simbolo complesso e affascinante, che ha accompagnato l'umanità fin dalle sue origini. La sua presenza in diverse culture e mitologie ne fa un archetipo universale, capace di evocare emozioni e significati profondi.

Similitudini nel Simbolismo del Toro:

Forza e Potenza: In quasi tutte le culture, il toro è associato alla forza bruta, alla potenza inarrestabile e alla virilità.

Fertilità: Essendo legato alla riproduzione, il toro è spesso un simbolo di fertilità, sia della terra che della procreazione.

Stabilità: La stazza e la calma del toro lo rendono un simbolo di stabilità e fondamento.

Sacrificio: In molte tradizioni, il toro è stato sacrificato agli dei, un atto che simboleggia l'offerta della vita e la richiesta di protezione.

Differenze nel Simbolismo del Toro:

Connotazioni positive o negative: In molte culture il toro è un simbolo positivo, in altre può assumere connotazioni più negative, come nel caso del Minotauro.

Ruolo nella cosmologia: Il toro può rappresentare diversi aspetti della cosmologia, dal sole alla luna, dalla terra agli inferi.

Esempi specifici:

Grecia: Il toro è legato sia a Zeus, come simbolo di potere e virilità, sia a Dioniso, come simbolo di fertilità e passione.

Egitto: Il toro Apis è una manifestazione vivente di Osiride, dio della rinascita e della fertilità.

India: Il toro Nandi è il veicolo di Shiva e simbolo di forza e saggezza.

Mesopotamia: Il toro era spesso associato a divinità lunari e aveva un ruolo importante nei rituali sacrificali.

Culture celtiche: Il toro era un simbolo di regalità e fertilità.

Perché queste differenze?

Le differenze nel simbolismo del toro sono dovute a una combinazione di fattori:

Ambiente geografico: Le caratteristiche dell'ambiente naturale influenzano le credenze e i miti di una cultura. Ad esempio, in culture agricole il toro è spesso associato alla fertilità della terra.

Struttura sociale: Le gerarchie sociali e i sistemi di potere possono influenzare il significato attribuito a un animale.

Evoluzione storica: Le credenze religiose e i miti si evolvono nel tempo, incorporando nuovi significati e associazioni.

Il toro è un simbolo universale che, pur mantenendo alcune caratteristiche comuni, assume significati diversi a seconda del contesto culturale. Questa varietà di interpretazioni rende il toro un soggetto affascinante per lo studio comparato delle religioni e delle mitologie.

Il toro è un simbolo così antico e ricco di significati che merita di essere approfondito in tutte le sue sfaccettature per non cadere nell’ignoranza quando lo vediamo raffigurato.

Il Toro nelle Culture Indoeuropee

Le culture indoeuropee, che hanno dato origine a molte delle lingue e delle religioni moderne, attribuivano al toro un ruolo centrale nel loro pantheon e nelle loro credenze.

Fertilità e Potenza: Come abbiamo già visto, il toro era universalmente associato alla fertilità della terra e alla potenza maschile. In molte culture indoeuropee, era visto come il consorte divino della dea Terra, garantendo così la ciclicità delle stagioni e l'abbondanza dei raccolti.

Sacro: Il toro era spesso considerato un animale sacro, un tramite tra il mondo terreno e quello divino. Era sacrificato durante i rituali per propiziarsi gli dei e garantire la prosperità della comunità.

Simbolo del re: In alcune culture, il toro era associato alla figura del re, incarnando la sua forza, la sua potenza e il suo ruolo di protettore del popolo.

Il Toro nelle Religioni Monoteiste

A prima vista, potrebbe sembrare che nelle religioni monoteiste, con la loro enfasi su un unico Dio, il simbolismo animale, e quindi anche quello del toro, sia meno presente. Tuttavia, anche in queste religioni troviamo tracce dell'antico culto del toro.

Vecchio Testamento: Nel Vecchio Testamento, il toro compare spesso come simbolo di forza e potenza. Tuttavia, viene anche utilizzato per rappresentare l'idolatria e la trasgressione dei comandamenti anche se non ben chiaro in che modo visto che sembra che la figura del toro sia associata al dio stesso degli ebrei. Ad esempio, il vitello d'oro è un chiaro esempio di come il popolo d'Israele abbia tentato di sostituire Dio con un idolo pagano.

Cristianesimo: Nel cristianesimo, il toro è meno presente come simbolo diretto. Tuttavia, compare nell'iconografia cristiana come uno dei quattro evangelisti, simboleggiano San Luca. In questo caso, il toro rappresenta la forza e la capacità di evangelizzare i popoli.

Perché il declino del culto del toro nelle religioni monoteiste?

Il declino del culto del toro nelle religioni monoteiste è legato a diversi fattori:

Monoteismo: L'affermazione del monoteismo ha portato a una progressiva riduzione del culto degli animali e degli elementi naturali, considerati manifestazioni di divinità minori o addirittura idoli.

Spiritualizzazione: Le religioni monoteiste hanno posto l'accento sulla spiritualità e sulla relazione personale con Dio, allontanandosi dalle pratiche rituali legate alla natura e agli animali.

Proibizioni alimentari: Alcune religioni monoteiste, come l'ebraismo e l'islam, hanno introdotto proibizioni alimentari che hanno contribuito a allontanare gli uomini da alcune specie animali, tra cui il toro.

Il toro, da simbolo di fertilità e potenza nelle culture indoeuropee, ha conosciuto un percorso complesso nelle religioni monoteiste. Pur perdendo parte del suo significato originario, continua ad essere presente nell'immaginario collettivo, seppur in forme diverse.

Il toro nella mitologia indiana induista: in particolare nella figura di Nandi, riveste un ruolo di fondamentale importanza.

Nandi: il fedele compagno di Shiva

Nandi, il toro bianco, è uno dei personaggi più venerati nell'induismo. È il veicolo (vahana) di Shiva, il dio distruttore e rigeneratore, e rappresenta la sua forza, la sua pazienza e la sua devozione.

Simbolo di purezza e forza: Il colore bianco del suo manto simboleggia la purezza e la saggezza. La sua forza fisica è la rappresentazione della potenza divina di Shiva.

Guardia del tempio: In ogni tempio dedicato a Shiva, è quasi sempre presente una statua di Nandi posta di fronte al santuario. Questa posizione lo rende il guardiano del tempio e il primo a ricevere le preghiere dei devoti.

Simbolo della devozione: Nandi è l'esempio perfetto di devozione. La sua pazienza e la sua lealtà verso Shiva sono ammirate da tutti i devoti.

Rappresentazione del Dharma: La parola sanscrita "vrisha", che significa toro, può anche assumere il significato di "dharma" (giustizia, legge morale). Pertanto, Nandi rappresenta anche l'ordine cosmico e la rettitudine.

Il mito di Nandi e Shiva



Non esiste un mito specifico che spieghi in dettaglio come Nandi divenne il veicolo di Shiva. Tuttavia, la loro relazione è considerata eterna e basata su un profondo rispetto reciproco. Si dice che Nandi sia stato uno dei primi devoti di Shiva e che abbia ottenuto questa posizione privilegiata grazie alla sua devozione incrollabile.

Il significato più profondo

Oltre ad essere un semplice veicolo, Nandi ha un significato simbolico molto profondo.

Rappresenta: La forza della meditazione: Nandi è spesso raffigurato in posizione seduta, in meditazione profonda. Questa postura invita i devoti a coltivare la pazienza e la concentrazione. La pazienza: Nandi attende pazientemente Shiva, insegnandoci l'importanza della pazienza e della perseveranza. La devozione: Nandi è l'esempio perfetto di come la devozione sincera possa portare alla realizzazione spirituale.

Nandi nella cultura popolare

Nandi è una figura molto amata e venerata in India. Viene spesso raffigurato nelle sculture, nelle pitture e nelle rappresentazioni teatrali. Molti devoti offrono latte e frutta a Nandi come segno di rispetto e devozione.

Nandi, il toro bianco, è molto più di un semplice animale. È un simbolo di forza, devozione, pazienza e saggezza. La sua presenza nei templi dedicati a Shiva è una costante e un promemoria per tutti i devoti di coltivare queste qualità.

Il Toro nelle Tradizioni Celtiche: Simbolo di Rinascita e Fertilità

Nelle culture celtiche, il toro rivestiva un ruolo centrale, essendo associato a una miriade di significati, spesso intrecciati tra loro.

Fertilità e rinascita: Come in molte altre culture, il toro era considerato un simbolo di fertilità, sia della terra che degli animali. La sua forza e la sua capacità riproduttiva lo rendevano un'incarnazione della vita che si rinnova ciclicamente. Era spesso associato alle stagioni e ai cicli lunari, simboleggiando la rinascita della natura dopo l'inverno.

Potenza e virilità: Il toro era anche simbolo di forza, virilità e potere. Era spesso associato a re e guerrieri, rappresentando la loro forza fisica e il loro coraggio.

Mondo sotterraneo: In alcune tradizioni celtiche, il toro era associato al mondo sotterraneo, un luogo di mistero e di trasformazione.

Mitra e il Toro

Mitra, una divinità indo-iranica, ha un culto che si è diffuso in tutto l'Impero Romano, particolarmente tra i legionari. Il culto di Mitra presenta affinità con le tradizioni celtiche, soprattutto per quanto riguarda il simbolismo del toro.

Il sacrificio del toro: Il mito centrale del culto di Mitra è il sacrificio del toro. Mitra, con un pugnale, uccide un toro da cui sgorgano acqua, grano e un albero sacro. Questo sacrificio simboleggia la rinascita e la fertilità, temi comuni anche nelle tradizioni celtiche.

Il significato del sacrificio: Il sacrificio del toro da parte di Mitra rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre, dell'ordine sul caos. È un atto cosmico che permette la rinascita del mondo e la salvezza dell'anima.

Il legame con le tradizioni celtiche: Il culto di Mitra, con il suo simbolismo solare e il suo rito del sacrificio del toro, ha sicuramente interagito con le tradizioni celtiche, influenzando e venendone influenzato.

Il toro, nelle tradizioni celtiche e nel culto di Mitra, è molto più di un semplice animale. È un simbolo complesso e multiforme, che incarna la forza della natura, la ciclicità delle stagioni, la rinascita e il sacrificio. Il suo legame con il mondo sotterraneo e con le divinità lo rende una figura affascinante e misteriosa, che continua a esercitare un fascino su di noi.

Il Toro nell'Antico Testamento

Simbolo di forza e fertilità: Come in molte altre culture, il toro era inizialmente visto come un simbolo di forza, potenza e fertilità. Era associato alla terra e alla creazione.

Culto pagano: Tuttavia, il toro divenne ben presto associato al culto pagano, in particolare ai culti cananei. L'adorazione del vitello d'oro, descritta nel libro dell'Esodo, è un esempio lampante di come il popolo d'Israele, durante l'esodo, tornò ad adorare un idolo pagano, abbandonando così il monoteismo.

Anche se non è chiaro se sia esattamente un dio pagano o il dio degli ebrei stesso che non voleva essere raffigurato in alcuna opera come scrive Mauro Biglino nei suoi libri.

Moloch  era  la divinità dei cananei e poi dei cartaginesi spesso raffigurata con le fattezze di un toro. Idoli a forma di vitello vengono indicati in molti passi delle scritture ebraiche (vedi Antico testamento), facendo in tal maniera notare che il suo culto era fortemente radicato in quelle terre.
In seguito il motivo della figura taurina divenne quello d'un demone o diavolo cornuto in perenne conflitto con la fede in un unico Dio di Abramo e in contrasto con tutta la precedente tradizione.

Nella Bibbia il toro descritto non è solo quello riguardante l'episodio del vitello d'oro dell'Esodo, in occasione del quale il popolo ebraico, in attesa nel deserto del ritorno di Mosè che si era recato a piedi in cima al Monte Sinai per ricevere da Dio le tavole dei Dieci comandamenti, costringe il sacerdote Aronne a costruire un'immagine dorata a forma di toro da poter adorare. Tale forma idolatrica viene rabbiosamente distrutta dal profeta al suo ritorno.

Il toro alato compare anche come simbolo positivo nel sogno di Ezechiele come una delle quattro figure del tetramorfo, mentre il toro (o vitello) è menzionato anche da San Giovanni nell'Apocalisse Il toro divenne poi simbolo dell'evangelista Luca.

Il toro, animale sacrificale per eccellenza, il cui sangue rivestiva un valore espiatorio nell'ebraismo, assurse in particolare a simbolo di Cristo, sacrificatosi sulla croce per la redenzione dell'uomo; anche la sua attività di fecondatore venne accostata analogamente a Cristo, quale sorgente della vita. Il toro quindi fu visto, nell'iconologia cristiana, come simbolo cristologico. Una carta filigranata, stampata in Francia fra il 1409 ed il 1411, riporta ad esempio una testa bovina che ha tra le corna una croce con l'iniziale del nome sacro Xristos.

Simbolo di sacrificio: Il sacrificio del toro nelle religioni pagane trovò una corrispondenza nel sacrificio di Cristo. Tuttavia, questo collegamento è più simbolico che letterale e si inserisce in un contesto più ampio di redenzione e salvezza.

Perché per molti è una connotazione negativa?

Semplicemente ignoranza! La connotazione negativa associata al toro nelle religioni ebraica e cristiana è principalmente dovuta a questi fattori:

Idolatria: Il culto del toro era spesso associato a pratiche pagane considerate idolatria, in contrasto con il monoteismo quindi ciò che era pagano era male come sapete.

Distacco da Dio: L'adorazione di un animale o di un oggetto era vista come un allontanamento da Dio e dalla sua unicità anche se non è coerente con la religione Cattolica che invece promuove i santi e altre figure religiose oltre a dio e quindi infrangendo il comandamento stesso voluto da dio nei 10 comandamenti.

Tentazione: Il toro, come altri simboli pagani, poteva rappresentare una tentazione per il popolo di Israele, allontanandosi dalla vera fede.


LA MUCCA SACRA 

Se il toro ha una simbologia importate per diverse culture, non dobbiamo dimenticare anche della Mucca.

La mucca occupa un posto di grande rispetto e venerazione nella cultura specialmente nella religione induista. La carne di manzo è considerata sacra e il suo consumo è proibito, ma perchè? Ritenuto per gli indù Simbolo della vita e della fertilità: La mucca è vista come la madre di tutti gli esseri viventi e un simbolo di fertilità e abbondanza. Rappresenta la natura che nutre e sostiene l'umanità. Creatrice di vita: Il latte della mucca è considerato un dono divino, un alimento nutriente e purificante. Esso è alla base di molti rituali e offerte agli dei. Collegamento con le divinità: Diverse divinità induiste sono associate alla mucca o assumono la sua forma. Ad esempio, Kamadhenu, la vacca divina, è considerata la madre di tutti i bovini e si dice che possa esaudire ogni desiderio. La mucca è da sempre un animale da lavoro indispensabile per l'agricoltura. Aratra i campi e fornisce fertilizzante, contribuendo così al sostentamento delle famiglie. Reincarnazione: Si crede che l'anima possa reincarnarsi in diverse forme di vita, compresa quella di una mucca. Pertanto, uccidere una mucca in india equivale a uccidere una potenziale anima umana. Mangiare carne di manzo è considerato un peccato grave, per gli indù un atto di violenza contro una creatura sacra e un'offesa alle divinità. Credono anche che uccidere una mucca porti a un karma negativo, ovvero a conseguenze negative nella vita presente e future. Chi mangia carne di manzo rischia di essere emarginato dalla comunità indù e di perdere il rispetto degli altri. La venerazione della mucca è un elemento fondamentale dell'identità nazionale indiana e un simbolo di unità tra le diverse caste e religioni. La protezione della mucca ha contribuito a preservare l'ambiente e a promuovere pratiche agricole sostenibili. Non tutte le caste induiste aderiscono a questa regola in modo rigoroso. Alcune caste inferiori, per ragioni economiche, potrebbero consumare carne di manzo in segreto. La situazione è in continua evoluzione. Con la modernizzazione e l'influenza occidentale, le tradizioni alimentari stanno cambiando e il consumo di carne di manzo, sebbene ancora stigmatizzato, sta diventando più diffuso in alcune aree specialmente per gli indù che vivono all'estero potrebbe essere molto diverso oggi giorno.

Il toro nelle mitologie

Forza e Potenza: Come in molte altre culture, il toro è simbolo di forza bruta, potenza e virilità. Rappresenta la natura incontrollabile e selvaggia.

Fertilità: Il toro è legato alla fertilità della terra e alla crescita delle colture. Simboleggia il ciclo continuo della vita e della morte.

Mondo sotterraneo: In alcune leggende, il toro è associato al mondo sotterraneo, un luogo misterioso e pericoloso.

Divinità: Diverse divinità nordiche sono legate al toro:

- Freyr: Il dio della fertilità e dell'agricoltura è spesso raffigurato con un cinghiale e un toro. Il toro rappresenta la sua connessione con la terra e la sua capacità di donare abbondanza.
- Thor: Il dio del tuono e dei fulmini è talvolta associato a un toro incandescente, simbolo della sua forza distruttiva.
- Tyr: Il dio della guerra è talvolta raffigurato mentre combatte un toro, simboleggiando la sua forza e il suo coraggio.


Miti e Leggende

Il toro di Gjöll: Nella mitologia norrena, il toro di Gjöll è un guardiano del ponte Gjöll, che conduce al regno dei morti. Questo toro è descritto come enorme e feroce, e il suo ruggito è così potente da poter essere sentito in tutto il mondo.

Il toro di Utgard-Loki: Nell'Edda, il gigante Utgard-Loki sfida gli dei a compiere imprese impossibili. Una di queste sfide consiste nel sollevare un gatto gigante che si rivela essere in realtà il serpente di Midgard, il serpente cosmico che circonda il mondo. Questo gatto viene a volte identificato con un toro.

Il Toro e il Ragnarok

Il toro gioca un ruolo importante anche nel Ragnarok, la battaglia finale che porterà alla distruzione del mondo. In alcune versioni del mito, il toro di Freyr, Gullinbursti, viene ucciso durante il Ragnarok, simboleggiando la fine di un'era e l'inizio di un nuovo ciclo cosmico.

Il Toro nell'Arte e nella Cultura del nord

Il toro è un motivo ricorrente nell'arte vichinga, spesso raffigurato in incisioni su pietre runiche o su oggetti di uso quotidiano. Il suo significato varia a seconda del contesto, ma è sempre legato ai concetti di forza, fertilità e potere

Come hai potuto leggere Il toro è molto più di un semplice animale. È un simbolo che ci parla della nostra storia, e non ha nessuna connotazione negativa.

Ma è interessante notare questo legame. Come questa figura, del toro come divinità o significato sia costante e presente i molte civiltà antiche culti e culture lontane e differenti tra di loro.



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