Cap 2 La meditazione

 La meditazione


La meditazione si avvale della concentrazione per superare quel muro di confusione e superficialità che ci impedisce il contatto con la chiara e lucida comprensione della realtà. Lo scopo del meditante è quello di purificare la propria mente: la pratica meditativa, infatti, depura il pensiero da quei sentimenti negativi (gelosia, avidità, invidia...) che avviliscono il nostro essere e lo riducono in uno stato di schiavitù emotiva.


“Allorché l'attività della mente viene posta sotto controllo, la mente diviene pura come un cristallo, e riflette con precisione, senza distorsione alcuna, colui che percepisce, ciò che viene percepito, e lo stesso ente che percepisce.”


Dai Sutra a Patanjali.




La meditazione guida la mente verso una condizione di naturale tranquillità e consapevolezza, profondendo uno stato di concentrazione e di penetrazione totale degli eventi e delle loro vere cause. Per meditare, non occorre avere un determinato credo religioso, non bisogna per forza "avere fede": lo stesso concetto di fede, così come viene intesa per esempio nella dottrina cattolica, non collima con

il concetto di fede elaborato dal buddismo. La filosofia buddista, che si caratterizza per la sua infinita apertura e democraticità, attribuisce all'espressione "avere fede" un significato piuttosto simile a quello di "avere fiducia": significa cioè esser certi della verità di una cosa perché la si è potuta personalmente constatare. Il buddismo non impone ai propri seguaci un credo dogmatico, ma li conduce gradualmente a un'autentica e radicale trasformazione personale.


"Dubita e dubita radicalmente, perché il dubbio è un processo di purificazione, sottrae alla mente tutto il pattume che la ottunde. Ti rende di nuovo innocente, torni a essere quel bambino che genitori, preti, politici ed educatori hanno distrutto".


Osho

 


Il meditante cambia progressivamente il proprio modo di relazionarsi con gli altri, migliorando il proprio carattere e la propria personalità attraverso un profondo processo di sensibilizzazione. La meditazione rende intimamente coscienti dei propri pensieri, delle parole e delle azioni, affina la concentrazione e le capacità logiche. Poco per volta "illumina" i processi e i meccanismi che governano il subconscio e conduce alla corretta interpretazione dei fatti, rivelandoli proprio per come sono, senza pregiudizi e travisamenti.


Quasi tutti, sin da piccoli, veniamo incitati a mentire sistematicamente a noi stessi e a formulare false convinzioni per convenienza, per risultare graditi agli altri: una volta diventati adulti, poi, l'abitudine al pensiero inautentico ci costringe a osservare la realtà nascosti da una maschera.


Molto spesso, ciò che abbiamo imparato o assorbito in maniera acritica lungo gli anni rappresenta un ostacolo sul cammino della nostra evoluzione spirituale e deve essere disimparato! Siamo chiamati a decostruire la nostra vita e il castello delle certezze acquisite per costruire la nostra autentica Verità personale. È invece incantevole osservare come i processi armonici della pratica meditativa, riescono a profondere in noi quelle particolari intuizioni che frequentemente si dimostrano vere e proprie "rivelazioni". Queste intuizioni, infatti, aprono sovente il passo a quel sentiero che conduce alla chiara comprensione di alcune profonde e importanti verità legate alla nostra misteriosa presenza nel mondo e alla nostra "missione individuale".


Voglio ancora sottolineare che una buona pratica meditativa induce al cambiamento radicale del meccanismo di percezione e porta con sé quella gioia che deriva dall'essersi liberati dal pensiero illusorio e ossessivo. La meditazione può "aprire la strada" e guidare chiunque lo desideri intensamente verso atteggiamenti più costruttivi e funzionali all'autorealizzazione.





“Forme più semplici di meditazione, come, per esempio, la concentrazione sul ritmo della respirazione o su un mantra, producono risultati più immediati rispetto ad altre più complesse, come la concentrazione con la tecnica della visualizzazione.”


Per raggiungere la verità personale occorre liberarsi di ogni pregiudizio, limiti mentali quindi l'apertura della mente, o schema illusorio e aprire il cuore.  

 



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