Capitolo 13 - La pratica della meditazione (FINE)

 La pratica della meditazione 



Dove e quando meditare


È consigliabile prendere l'abitudine di meditare sempre alla stessa ora e nello stesso posto. ha la stessa ora perché il nostro corpo astrale necessita di ritmi regolari, nello stesso luogo perché questo resta carico delle energie positive prodotte  dalla meditazione, favorendola in una sorta di processo circolare. 

La meditazione con la pratica diventerà poi un fatto del tutto naturale e sarà possibile meditare ovunque, in qualsiasi istante e situazione. con il passare del tempo e la crescente familiarità con la tecnica diventeremo noi stessi fulcro della meditazione: il luogo prescelto, così come l'ora rivestirà sempre minore importanza, tratto da riuscire a ricavare Preziosi spazi meditativi anche nel tragitto  compito per recarsi al lavoro, su uno affollatissimo mezzo pubblico! Qual è il momento migliore della giornata per meditare? Ci sono diversi momenti ideali, tali momenti sono migliori perché sono quelli in cui possiamo trovare la maggior quantità di prana disponibile nell'aria, ovvero all'alba, al tramonto, a mezzogiorno e mezzanotte.

Il momento del risveglio è molto indicato per meditare: il cervello è più carico di energia, meno disturbato dagli eventi, dalle preoccupazioni e dalle interferenze e costelleranno il prosieguo della giornata. 

È consigliabile inoltre iniziare con 5 o 10 minuti di meditazione al giorno. Non di più! 

Con la pratica costante le sessioni di meditazione si allungheranno in modo naturale.





“Là dove il fuoco viene trasformato,l'aria viene dominata, non scorrere del Soma aumenta, là dove si crea la perfezione della mente…Sul traghetto di brahma  il sapiente supera qualsiasi corrente violenta, sentendosi con il corpo eretto, in una comoda asana, ritraendo tutti i suoi organi nel pensiero.Il saggio che sa guidare le proprie energie, frena il Prana e lo ispira ed espira dalle narici, dopo che ha raggiunto la pace. Come il cocchiere di dirige e sfrenati i cavalli imbizzarriti, così il saggio persevera nel governo della propria mente. Bisogna concentrare la mente, secondo la pratica yoga, in luoghi isolati, su montagne o dentro grotte, dove la terra è libera dalla sabbia e dai sassi, dove non vi sono rumori né di uomini né di acque, dove il luogo è bello e  distende lo spirito.

Nello yoga si manifesta lentamente brahma, nelle forme della neve, del  fumo, del sole, del fuoco, delle lucciole, dei lampi, dei cristalli, e della luna. Lo Yoga ha inizio, quando si producono le percezioni di yoga che nascono dalla terra, dall'acqua, dalla luce, dal fuoco e dall'etere. 

Gli gli Yogin  formano il proprio corpo con il fuoco dello Yoga. Per questo non sono toccati da malattie, vecchiaia o morte. Ci raggiunge lo Yoga  entra nell'illuminazione, nella salute la sua pelle si fa morbida, il viso limpido, la voce si fa dolce e da tutto il corpo emana un profumo gradevole.

Lo Yogi incarnato raggiunge la propria meta di beatitudine, scoprendo che unica verità è quella dell' Atman. Nello stesso modo oro e argento nascosti da terriccio se vengono lavati nell'acqua e purificati nel fuoco, risplendono in tutta la loro luminosità.” 


Dalle Upanishad


Per quel che riguarda il luogo, è consigliabile scegliere un angolo della casa dove meditare ogni giorno e non usarlo per altri scopi ma non tutti viviamo in una reggia perciò qualsiasi posto può andare basta purificare lo spazio prima di sedersi e cominciare.

Questo perché ogni azione porta con sé vibrazioni particolari che interferiscono con le attività di altro genere.

è consigliabile, ove possibile, meditare all'aperto, nella natura quanto meno con la finestra spalancata. si possono tenere in sottofondo musiche delicate e avvalersi di simboli dei quattro elementi, per esempio fiori per la terra, incenso per l'aria, una bacinella d'acqua per l'acqua.

Qualcuno si avvale anche di immagini sacre, cristalli, oggetti di vario genere. 

Alcuni particolari creano un'atmosfera avvolgente e adatta alla meditazione: la luce soffusa, l'odore dell'incenso, abiti  comodi…

Queste sono tutte cose utili, ma non sono indispensabili e soprattutto non sono uguali per tutti: ognuno deve Scoprire il proprio rituale personale.


Nella meditazione inizialmente la mente si dischiude al preconscio: pensieri ricordi affollano la mente non appena iniziamo l'introspezione.




L'abbigliamento  e la postura


Per ottenere una meditazione soddisfacente, la corretta postura è molto importante poiché permette una regolare circolazione delle energie sottili in tutto il corpo, facilitando in tal modo il rilassamento e la concentrazione.
In particolare nel Buddhismo, ma anche in altre discipline quali lo yoga, viene utilizzata la posizione del “Loto completo “ O “nel mezzo loto” ma, per coloro che hanno problemi alle gambe, anche la posizione seduta su una sedia può andare altrettanto bene. 

In ogni caso è veramente sconsigliato sdraiarsi per terra, poiché il rilassamento conseguito può facilmente indurre il sonno.

La posizione sdraiata riguarda esercizi dove prevale la componente legata al rilassamento psicofisico e non tanto il raggiungimento di stati meditativi elevati. Per meditare Infatti, l’attenzione deve essere vigile ed è quindi preferibile una postura eretta.


Preliminari: 


  • scegliete un luogo pulito, silenzioso e confortevole, profumando l'ambiente con un bastoncino di incenso;

  • indossate indumenti comodi ( meglio se di Fibra naturale) Che non stringano a livello del bacino;

  • Togli orologi, anelli, collane, bracciali e quant'altro possa impedire la circolazione del sangue; 


Posizione del Loto completo e del semi loto:






  • procuratevi un cuscino non troppo morbido ( ideale sarebbe uno  zafu, cuscino rotondo imbottito con ovatta di kapok) È posizionatelo su un materassino di gomma piuma oppure sopra una coperta;

  • Sedetevi su circa metà del cuscino in modo da permettere alle gambe ad incrociarsi facilmente;

  •  incrociate le gambe ponendo il piede destro sopra la coscia sinistra e viceversa ponete il piede sinistro sopra la coscia destra (posizione  del Loto completo) oppure  Lasciate il piede sinistro semplicemente appoggiato su un materassino ( posizione del semiloto): le ginocchia, possibilmente, dovrebbero toccare terra.

  •  mantenete la schiena diritta ma non rigida e perpendicolare con il pavimento;

  •  appoggiate il dorso della mano sinistra sui piedi, circa 4 cm sotto l'ombelico, quindi ponete il dorso della mano destra sul palmo della mano sinistra con i due pollici che si toccano lievemente.( In alternativa appoggiate le mani sulle ginocchia). I gomiti  devono essere né troppo distanti dal busto, né troppo vicini. Spalle bacino devono essere completamente rilassati;

  •  mantenete il capo in linea con la colonna vertebrale, cercarono di  ritrarre di poco il mento verso la gola;

  •  Tenete gli occhi socchiusi e fissate alla punta del proprio naso, oppure un punto immaginario sul pavimento a circa 1,5 m davanti a voi.

  •  mantenete la bocca  socchiusa con la punta della lingua che tocca il  palato ( per impedire una eccessiva salivazione).


Posizione seduta su una sedia: 


  • Sedetevi su una sedia cercando di non appoggiarvi allo schienale e mantenendo la schiena dritta. Le gambe devono restare parallele, né troppo vicino né troppo lontane. le mani possono anche essere appoggiate sulle gambe;

  •  per il resto valgono i punti precedenti.



Una volta assunta la postura, correggete eventuali errori con movimenti dolci e armoniosi. predisponetevi mentalmente a praticare la meditazione in modo serio.

Assume mentalmente un atteggiamento dignitoso e disciplinato.

Rilassatevi completamente cercando di riprendere a rassegna tutte le parti del corpo per vedere se ci sono eventuali tensioni muscolari e quindi scioglierle.

Ripetere più volte Questo esercizio, prendendo in esame anche gli organi interni del nostro corpo. Cercate di non giudicare i pensieri e le sensazioni che  inevitabilmente sorgono. Non bisogna in alcun modo reprimere con la forza tali pensieri, ma chiaramente nemmeno seguirli con l'attenzione. 

Mantenete  un atteggiamento che semplicemente “osserva”  i pensieri senza alcun attaccamento o avversione, per poi lasciarli andare punto sia che la meditazione sia procedendo bene oppure male, Evitate in ogni caso di esprimere giudizi di valore o di riporre particolari aspettative nella meditazione. rimanete ancorati nel “qui ed ora” , cioè ben presenti nel momento in cui vivete e nel luogo in cui vi trovate. 


Suggerimenti 


-Se la mente è particolarmente agitata e deve continuamente dal proprio oggetto, rinnovato interesse per riflettendo sulla motivazione per cui state facendo meditazione, quindi tornate a concentrarmi sul respiro;

- La posizione deve essere comoda perché va mantenuta a lungo e il corpo non deve essere soggetto a Grosse distrazioni;

- ai neofiti è sconsigliato di iniziare la meditazione praticando specifici esercizi di controllo della respirazione, perché possono sollevare contenuti psichici complessi e talvolta traumatici.

 potete quindi eseguire delle semplici respirazioni lente e profonde per favorire il rilassamento e ossigenare meglio il cervello punto potrete affinare in seguito la tecnica respiratoria attraverso l'utilizzo accorto delle tecniche del pranayama (yoga).



Respirazione (pranayama) 


La Respirazione yoga completa è formata da tre parti: respirazione alta, media e addominale, che vanno eseguite contemporaneamente, senza stacchi. 


Respirazione addominale 


Mettiti in piedi, seduti oppure coricati punto espirando tirate verso l'interno l'addome. inspirate lentamente con il naso, mentre abbassate il diaframma e curvate verso l'esterno la parete addominale e riempite d'aria le ali inferiori dei polmoni.

Durante l'inspirazione la parete addominale viene ritratta per espellere dai polmoni aria attraverso le  narici.

Nella respirazione addominale si riempie d'aria solo la parte più bassa del polmone. 

L'addome compie un movimento ondulatorio, mentre il torace resta immobile. Concentrazione: fissate la vostra attenzione sulla regione ombelicale. 


Respirazione media 


Mettetevi in piedi, seduti oppure coricati dopo aver espirato, inspirate lentamente dal naso, mentre stendete le costole da tutte e due le  parti.

Espirando, raccogliete le costole, premendo l'aria che esce dal naso. 

Nella respirazione media si riempie d'aria la parte media del polmone, mentre addome e spalle restano immobili. 

Concentrazione: fissate la vostra attenzione sulle costole.


Respirazione alta


Mettetevi in piedi, seduti oppure coricati. Dopo l'espirazione, inspirate dal naso, alzando la clavicola e le spalle, e riempite d'aria la parte alta dei polmoni. 

Espirando abbassate lentamente le spalle e comprimete l'aria per farla uscire dai polmoni attraverso il naso.

Nella respirazione alta l'addome parte media del torace rimangono immobili. 

Concentrazione: fissare la vostra attenzione sulla parte alta dei polmoni.


Respirazione completa 


In piedi, seduti oppure coricati.

Dopo l'espirazione, inspirate lentamente dal naso, contando fino a 8, e riunite in un solo movimento la respirazione addominale, la media è la alta.

Curvate prima l'addome in fuori, tendete poi le costole e finalmente alzate la clavicola.  poi la parete addominale  si ritirerà lentamente e comincerete l'espirazione, come nell'inspirazione, E cioè: prima contrarre la parete addominale, poi raccogliere le costole e finalmente abbassare le spalle mentre espellete l'aria dal naso. 

Concentrazione: fissate la vostra attenzione sulle parti del corpo interessate. 

La respirazione yoga completa è il fondamento di ogni  altro esercizio per la disciplina della respirazione. Gli esercizi  successivi non sono che  ampliamenti e variazioni di quel metodo di respirazione. 


Purificazione 


Comprende la pulizia personale la pulizia dell'ambiente, l'ordine è essenzialità nell'arredamento della casa, pulizia mentale, assenza di distrazioni e di pensieri ricorrenti. In sanscrito Kapala Significa “cranio” bhati “splendere”.

Non si tratta di vero e proprio pranayama, ma di un Kriya, cioè di uno speciale procedimento che viene utilizzato per la pulizia delle vie respiratorie. È infatti una delle sei pratiche di purificazione (Shat-Kriya)  che preparano e precedono il controllo del respiro (pranayama), Esse sono:

  1. Dhauti 

  2. Vasti (Lavaggi interni ed esterni) 

  3. Nadi (Tecnica per la pulizia interna del naso)

  4. Trataka (Per la purificazione e il potenziamento dell'occhio) 

  5. Nauli (Isolamento dei muscoli retti)

  6. Kapalabhati  (per la purificazione del cranio e dei polmoni )

Nadisodhana: la parola nadi indica I canali nervosi conduttori della corrente positiva e negativa. Sodhana Significa “purificazione e pulizia.”

Espirate leggermente attraverso la narice sinistra, che chiuderete col pollice. 

Inspirate attraverso la narice destra, quindi espirate dalla narice sinistra.

Inspirate dalla narice sinistra, espirate dalla destra, e così via.

Tenete sempre leggermente chiusa ciascuna narice, sia durante l'inspirazione che durante l'espirazione; se una delle narici è già parzialmente ostruita a causa di una deviazione non chiudetela oltre, altrimenti non potrete più respirare.

Iniziate respirando in questo nodo per almeno 15 secondi, fino ad arrivare ad un massimo di 2 minuti.


Kapalabhati 


È un esercizio che può essere eseguito sia in piedi che seduti, possibilmente nella posizione del Loto, o comunque comodamente, gambe incrociate.

Il viso deve essere completamente rilassato. 

Come tutti gli esercizi di pranayama, anche questo comincia con una espirazione che deve essere brusca e veloce ed effettuata mediante la contrazione dei muscoli addominali e del diaframma, in successioni  rapide.

La  glottide deve rimanere aperta. 

Senza trattenere il respiro, rilassate i muscoli dell'addome in modo che la parte bassa è media dei polmoni si riempie d'aria quasi da sé e inspirate.

Quindi senza trattenere l'aria, espirate di nuovo vigorosamente. 

Durante l'esercizio fissate la vostra attenzione sull'espirazione e sul fatto che con questa pratica si purifica il corpo del gas tossici, immettendo ossigeno per rigenerare tutti i tessuti dell'organismo.

Iniziate respirando in questo modo per almeno 15 secondi, aggiungendo nei dieci in più ogni settimana, fino ad arrivare ad un massimo di 2 minuti.

Se provate senso di stanchezza, riposate qualche istante respirando normalmente e riprendete poi la pratica respiratoria. 


“Rudolf Steiner e il corpo astrale


 le dottrine sul corpo astrale sul viaggio astrale erano già molto diffuse tra i popoli dell'Antico Egitto e del Tibet. Con Rudolf Steiner  (1861-1925), scienziati e filosofo austriaco fondatore dell'antroposofia, queste dottrine vengono riprese sistematizzate. 

Secondo Steiner l'uomo è una realtà costruita da quattro corpi:

  1. Il corpo fisico, regolato dalle stesse leggi che governano anche il mondo minerale costruito da componenti materiali percepibili attraverso gli organi del senso.

  2. Il corpo eterico, presente anche nel regno vegetale, comprende l'insieme delle forze Vitali e realizza i processi di ricambio, crescita e riproduzione.

  3.  il corpo astrale o animico, che governa i sensi, gli impulsi e le emozioni, si può identificare con ciò che il senso comune e la  tradizione occidentale definisce “anima “.Il corpo astrale si estende oltre il piano del corpo fisico e di quello eterico formando un ovoide chiamato “Aura”, Questo voite assume diverse tonalità di colore a seconda dell'umore e delle emozioni del momento. Nel corpo astrale viviamo la nostra natura emozionale e sperimentiamo il conflitto tra istinti animaleschi (odio, ira, gelosia …) e passioni nobili (compassione, amore, coraggio…). Con la configurazione dei suoi colori è in grado di rivelare le nostre abitudini emozionali. Con viaggio, volo o distacco astrale. Si intende poi la capacità di abbandonare il proprio corpo fisico per visitare luoghi lontani nello spazio e nel tempo. Il viaggio astrale può verificarsi anche durante il coma o in meditazione profonda: in queste due situazioni il corpo astrale è allacciato al corpo fisico mediante un cordone energetico detto “corda d'argento",Una specie di cordone ombelicale spirituale che collega corpo astrale il corpo fisico. con la morte fisica la “corda d'argento” si spezza proprio come il cordone ombelicale alla nascita. Il corpo astrale però sopravvive alla morte fisica dell'individuo…

  4. L’io o consapevolezza  di sé  è la dimensione peculiare dell’essere umano: è il punto di smistamento ed elaborazione delle informazioni ricevute dai sensi, dalla memoria, dà le emozioni o dall’intuizione. 

Questi quattro corpi stanno tra loro il rapporto dinamico, influenzandosi a vicenda: Lo squilibrio di un corpo può causare disturbi negli altri tre come aderire il disturbo, nel campo energetico e trasformando poi in malattia.”


Il pranayama 


Chi ha raggiunto le Asana eseguirà il pranayama. Bisogna, o Gargi, prendere le asana o posizioni desiderate, seguendo le regole. 


Seduto per terra, cosparso di erba Cusà e vestito di una pelle, in adorazione di Ganapati, tra frutta e dolci, seduto sul posto, con le mani posate sulle ginocchia, il Caporetto, le labbra chiuse e ferme, rivolto verso il nord o l’est, guardando fissamente la punta del proprio naso, senza digiunare né mangiare eccessivamente: sono queste le regole secondo cui si dovrebbe purificare il Nandi. Senza questo, lo Yoga non sarebbe efficace: col pensiero rivolto a OM, parola semi e all'Unione tra Ida e Pingala, Larice destra e sinistra, bisogna inspirare l'aria da Ida In dodici matre (secondi). 

Quindi, rimanendo sempre nello stesso luogo, lo Yogi Medita sul fuoco e sulla parola Raug.

Meditando così, espira lentamente l'aria attraverso pingala, la dice destra. 

Inspirare di nuovo, attraverso pingala, nello stesso modo. Quindi espirare lentamente attraverso Ida. 

È un esercizio da praticare per 3-4 anni, o per tre quattro mesi, secondo le istruzioni del guru, rinchiusa solo in una stanza, al mattino presto, a mezzogiorno, Alla sera e a mezzanotte, Finché il sistema nervoso si purifichi e si manifestano questi segni:  luminosa del corpo, viso Limpido, Buon appetito, sentire il Nada. 

Eseguire poi il pranayama,Che è formato dalla espirazione o Rechaka, dal trattenere il respiro o kumbhaka e dall’ispirare o Puraka.

Per fare pranayama si deve unire il Prana con l'asana.

riempire il corpo di aria di 16 matre, riempirlo dalla testa ai piedi. 

Dobbiamo, esalarla in trentadue matre In sessantaquattro matre.

Un'altra specie di pranayama porta a espirare aria in sedici matre;  la kumbhaka  è di 64 matre e l’espirazione di 32.

Il pranayama libera da tutte le impurità dell'organismo.

Dharana Libera dalle impurità della mente.

Pratyakara dalle impurità dell'attaccamento.

Samadhi  libera da qualsiasi velo che nasconde l'anima O Signore. 






Meditazione e mindfulness quale è la differenza in breve? 

Sono spesso usati come sinonimi, ma in realtà presentano alcune differenze fondamentali:

Mindfulness:


È uno stato mentale caratterizzato dalla consapevolezza e dall'accettazione del momento presente, senza giudizio.

Può essere coltivata attraverso diverse pratiche, come la meditazione, ma anche attraverso attività quotidiane come camminare, mangiare o fare giardinaggio.

Non ha necessariamente un obiettivo specifico, se non quello di sviluppare una maggiore presenza e comprensione di sé.

Meditazione:

È una pratica formale volta a coltivare la mindfulness.

Esistono diverse tecniche di meditazione, che possono includere la concentrazione sul respiro, la scansione corporea, la recitazione di mantra o la contemplazione.

Generalmente ha un obiettivo specifico, come la riduzione dello stress, l'aumento della compassione o il raggiungimento dell'illuminazione.

In parole semplici:

La mindfulness è la destinazione, la meditazione è uno dei viaggi che possono portarci lì.

La mindfulness è una qualità che possiamo coltivare in ogni momento, la meditazione è una pratica dedicata che richiede tempo e attenzione.

Entrambe possono avere benefici profondi per la nostra salute mentale e fisica.

alcune analogie per chiarire ulteriormente:

Mindfulness: è come accendere una luce in una stanza buia. Permette di vedere le cose con chiarezza e senza distorsioni.

Meditazione: è come allenare i muscoli della mente. Più la pratichiamo, più diventa forte e flessibile.

In definitiva, la differenza tra mindfulness e meditazione è una questione di enfasi. Se ci concentriamo sullo stato mentale della consapevolezza, stiamo praticando la mindfulness. Se ci concentriamo sulla pratica formale di coltivare la Entrambe la mindfulness e la meditazione sono strumenti preziosi per migliorare la nostra vita.



Conclusione

Siamo arrivati alla fine all'ultimo capitolo di questa avventura meditativa, vi ho parlato delle tecniche di meditazione, e lo abbiamo visto nei precedenti capitoli, sono moltissime e non è stato possibile elencarle tutte voi scegliete ciò che più vi aggrada senza scoraggiarsi all'inizio potrete avere qualche difficolta a concentrarvi è normale ma con il tempo e la pratica vedrete che andrà sempre meglio non giudicatevi e non scoraggiatevi come ho già detto i benefici iniziano a vedersi dipende da soggetto a soggetto ma nel mio caso già ad un anno di pratica costante ho ritrovato i benefici e oggi non posso più farne a meno la meditazione mi ha aiutato tanto in molti aspetti e mi ha cambiato anche nel profondo. Ciò che la differenzia è il fatto di lavorare, di agire su tutti i livelli differenti. Alcune tecniche operano sui livelli inferiori, a beneficio del rilassamento, per dissolvere le tensioni emotive. 

Altre sul livello centrale, cioè quello che sviluppa l'intuizione, la creatività, l'energia. 

Come avviene per la ginnastica in palestra, allorché ci alleniamo con costanza per affrontare una specifica prestazione sportiva, così nella meditazione o nella mindfulness ci possiamo concentrare meglio sulla nostra coscienza, con una ginnastica eseguita mentalmente e l’attenzione indirizzata verso il livello del quale intendiamo lavorare. Per comprendere quindi qual è il metodo di meditazione che fa per noi dobbiamo riflettere e stabilire che tipo di risultato vogliamo ottenere. 

In seguito sceglieremo la disciplina che più si adatta alle nostre esigenze e ci accosteremo ad essa con umiltà e buona volontà, affidandoci, almeno nella fase iniziale, alla direzione e ai consigli di una guida esperta. 

Io spero che questo percorso nel conoscere la meditazione vi sia piaciuto e che potrete così utilizzare le informazioni che vi ho fornito per avvicinarvi e praticare, il mio obbiettivo è questo voglio diffondere alcune delle mie conoscenze a tutti per aiutare chi ne ha bisogno non siate troppo severi con voi stessi quando praticherete, un maestro una volta mi ha detto, vivila con tranquillità senza stress o pregiudizi.
 nessuno ti rincorre e prenditi tempo per te non è necessario praticare proprio tutto ciò che ho elencato ma ciò che vi risuona e vi fa stare bene. In effetti la pratica della meditazione è un buono modo e aiuto per imparare a prendersi cura di se stessi e amare se stessi. 
Con il tempo vedrete che vi verrà in automatico, e sarà una sensazione costante anche nella veglia e imparerete a restare nel qui ed ora. 

Vi ricordo che il 25 di Luglio è il giorno del non tempo e in questo giorno è ideale come raccoglimento per gratitudine, perdono e fare un reset per ricominciare da capo il nuovo anno galattico un bel tuffo in mare dove il sale porta a purificarci. 

Grazie per avermi seguito, buone vacanze estive e alla prossima
Caly 💚




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